Din don dan, din don dan; per chi suonan le campane, chi mai sarà? Si chiedono in paese.
Il segno della croce si fan le perpetue che già sono in chiesa, come se già lo sapessero chi doveva morire, ma stavolta così non è.
Din don dan, din don dan; il morto chi è? chi è che lo sa? Qualcuno dice che è tiu Bainzu Canu, che ormai alla sua età bisognava aspettarselo, che con la testa non c’era più ed erano molti mesi che non si spostava da quel letto.
Ma lui non è, lui non è.
Din don dan, din don dan; se non è lui chi mai sarà? Peppina Cabras non può essere, l’ho vista stamattina in chiesa e stava bene, dice zia Mantoi. Coro meu! Non le sarà successo qualcosa, che alla sua età a vivere da sola non si sa mai?!
Ma non è lei! No, lei non è.
Din don dan, din don dan; questa campana per chi suonerà? Non sarà mica Ginetto, povero diavolo, che anche lui se l’è cercata con quella roba che si prendeva; e povera la madre che si l’hat deffidu battagliare. Tutte in coro: s’iscureddu. E poi a casa a spettegolare in privato; ma non vi affannate, che non è lui.
Din don dan, din don dan; ajò, chi è che lo sa? Penso che sia la mamma di Cristina Loriga, sa e sa buttega, che era all’ospedale per un ictus. Non lei non è, che la sorella l’ho vista venendo in chiesa. E allora chi è, chi mai sarà?
Din don dan, din don dan; Don Antonio quando arriverà? Lui di certo sa chi è, e il nome del morto ci dirà, così andremo a trovarlo e faremo la gara a chi piange di più.
Din don dan, din don dan; ecco Don Antonio che il nome ci dirà! Una ragazzina di buona famiglia, s’iscuredda, cosa significa impiccata? Ma quando mai. Deus meu! Ma Don Antò, il nome non si sa? Silvia Satta?! Sa fizza de s’americanu? Capito tutto! Grazie Don Antò, sia lodato Gesù Cristo. Sempre sia lodato.
Din don dan, din don dan; il cappio ormai tolto le han, e già vestita e deposta sul letto, la madre la guarda senza piangere, perché ancora non realizza, ma su babbu inue ch’este? Mantò, il babbo dov’è? E’ li nell’angolo, lo vedi che sta piangendo. E ci sono tutti gli zii, finza su padrinu dae Tissi, dev’essere arrivato da poco. Il fratellino dov’è? L’ha vista lui per primo appesa alla corda?! Ohi, Deus Meu caru!
Din don dan, din don dan; Silvia dorme nel suo nuovo letto, ignara di tutti quei corpi che le piangono attorno. Se n’è andata senza dire nulla, senza motivo, pensano in tanti.
Il motivo sta dentro la sua pancia da due mesi.
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