Le Danzatrici
Danzate, o mie dame patetiche e inette,
nella densa fanghiglia della vostra vacuità.
Sozze e noiose, non mi fate che pietà
movendovi alacri come vecchie marionette.
Dimenatevi, o mie dame odiose e procaci;
infettate le mie salive
di baci putridi e melmosi. O! Dive
dalla pelle squamosa e dai gemiti fallaci,
sfogate gli affanni e le angosce profonde.
Spezzatevi le ossa, danzatrici da niente,
e sbattete con forza le laidezze rotonde.
Danzate e dimenatevi, orsù! Siete contente?
Stelle fallite e prive di valore,
ho ancora sulla pelle il vostro rancido fetore.
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