La moglie di Gianni

“Che cosa faresti se tua moglie scopasse con un altro?” gli chiesi.
“Ma io prima gli spacco la faccia a quello stronzo e poi a lei le taglio la testa e la faccio a pezzettini!” mi rispose Gianni.
“Eddai, dico sul serio, che cosa faresti?”
“Beh, magari mi ammazzerei pure io… non lo so… non ci voglio neanche pensare.”
“E se fossi io l’altro uomo?”
“Ti ammazzerei con più gusto, eh eh! Anzi, prima mi ti faccio in culo e poi ti ammazzo!”
Certo che la moglie di Gianni era veramente una bella donna, e sicuramente qualcuno prima o poi ci avrebbe provato. Poi, si sa come va a finire… a quarant’anni la gente esce di testa, senza un motivo.
Sono tutte balle, tutte. “Non ti tradirei mai”, “Non ti lascerò mai”, “Ti amo”…
Lei alla fine lo aveva tradito, ovviamente, e non so con certezza con chi, ma penso che fosse un cazzo di idraulico, di quelli che quando si inchinano sotto il lavandino, gli si vedono i peli del culo tra la maglietta puzzolente e i pantaloni tutti sporchi.
Che merda. Ma allora a che cosa serve sposarsi? Solo per costruire un rapporto economico? Per avere dei figli senza che gli altri parlino male di te? O per vantarsi con gli scapoli e le zitellone? O è solo l’unica via di uscita quando lasci incinta una tipa, magari quando ancora sei troppo giovane?

Un giorno mi era arrivata la telefonata di Gianni:
“Compare è successo qualcosa?” gli chiesi spaventato. Aveva una voce che non avevo mai sentito prima.
“Non preoccuparti, è tutto sotto controllo. Quella stronza non l’ho toccata, anche se l’ho beccata con un bastardo che faceva le riparazioni a casa. Passa da me, subito.”
Arrivai a casa sua in una manciata di minuti. Ero molto agitato, perché sapevo di cosa fosse capace il mio amico… si era sempre fatto rispettare, ma ora… temevo che il peggio fosse già successo.
“Mio Dio, pensavo… questo li ha ammazzati, li ha fatti a pezzi e li ha messi nel congelatore.”
Invece quando arrivai sotto casa sua non notai niente di strano. Niente polizia, vigili del fuoco, ambulanze, esercito o cose simili.
Mi aprì la porta e mi fece entrare. Mi abbracciò piangendo, tentava di parlare ma le parole gli uscivano a sillabe e non riuscivo a capire cosa mi stesse dicendo. Continuava minuto dopo minuto a stringermi e piangermi sulla spalla, e io non sapevo che fare, allora aspettai.
Poi mi guardò negli occhi e mi disse sorridendo: “Ma come lo sapevi che mia moglie scopava con un altro…”

Commenti

Lascia un commento