Sempre ‘l mio usiél, ch’è foco senza posa,
s’alzava in vol per ogni giovinetta,
anco se brutta, zoppa, o poveretta,
ché mai guardava volto né bellezza.
Né bruttinella mai scampò la cosa,
ché la sua voglia è forza maledetta,
che l’ànima mi strugge e mi disseta,
come fornace accesa e furïosa.
Punìa le verginelle con gran zelo,
che quasi mi pigliava un gran spavento,
vedendo ogn’or ch’alcuna mi guardava.
Ché poi la sorte, come un colpo a pelo,
e lor beltà servia sol per la brama,
ché amor non v’era, ma pur fame e scherno.
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