Autore: Jack Arru

  • Vuoto senza fine

    Dove non esiste un sotto e un sopra,
    dove non esistono sinistra e destra,
    esiste solo un vuoto senza fine.

  • Né domani, né mai

    Né domani né mai
    Giungerà il momento!
    China la testa, piangi,
    Sopporta il tormento.

    Forse con il tempo!
    Alla fine della vita,
    senza il sentimento
    ti sembrerà sia finita,

    e gli ideali e i propositi
    gli amici e i nemici
    Tutto inutile è stato
    Perché non hai amato.

  • L’incompiuta perfezione

    Disamorando sì con
    la residua forza
    la trascorsa vita
    ch’or innante attende
    né più sorda melodia

    con particolare sentimento
    rimirare
    l’incompiuta perfezione
    e poi caggere.

  • Nel mondo degli adulti

    Nel mondo degli adulti si mente con disinvoltura,
    senza più dar peso al veleno delle parole.
    Ciò che si dice ha il valore d’una massa informe,
    come sterco abbandonato sulla strada di casa.
    Valeva la pena lottare per diventare grandi?

    Nel mondo degli adulti conta soltanto avanzare,
    procedere, comunque vada, senza fermarsi.
    Ma io mi ribello, io dico no.
    Desidero arrestarmi, nascondermi un momento
    dal clamore della vita, rinchiudermi
    in una stanza d’albergo
    a piangere in silenzio, senza spettatori.

    Nel mondo degli adulti regna il denaro:
    conta ciò che possiedi, ciò che puoi toccare.
    Non valgono i sogni, né le emozioni sincere.
    L’amore? Solo una teoria bislacca,
    quando chi dovrebbe amarti e sostenerti
    insegue soltanto l’edonismo più sfrenato.

    Che cosa conta, allora? Che cosa resta?
    Un gesto d’un adulto può ferire a morte,
    distruggere un’anima in un attimo soltanto,
    e accorgersene troppo tardi,
    quando nulla ha più rimedio.
    Ciò che conta è l’apparenza:
    sembrare forti, duri, invincibili.
    Ma dentro, siamo bambini feriti, logorati.

    Vorrei tornare bambino,
    quando il mondo girava attorno al mio sorriso,
    e ogni cosa era mia, e non conoscevo la solitudine.
    Vorrei ridere spensierato,
    per un nonnulla, accanto al mio primo amico,
    gioire della leggerezza dell’attimo.
    Vorrei qualcuno che mi dicesse:
    “Va tutto bene. Non devi preoccuparti di nulla.”
    Ma quelle parole appartengono ormai al passato.

  • Destarsi

    Siamo ancora
    i nostri padroni?

  • Tu

    Rimembrami
    ché vuoi.

    Pensami
    ché devi.

    Amami
    ché sei.

  • Meriggio

    Stanca la vita
    respira.

    Porto Torres, 2 maggio 2014

  • All’ombra di un ginepro

    Sotto l’ombra di un ginepro,
    due giovani amanti, sereni,
    si riposano in cerca di frescura.

    Salute, amore, fortuna hanno,
    e le loro carni, felici, festeggiano
    la vita come un dono da accogliere.

    Porto Torres – 2 maggio 2014

  • Per un capriccio

    Per un capriccio
    ti ho conosciuta, e
    se non ero sicuro prima


    ora ogni mio dubbio
    è crollato , lasciando
    spazio soltanto al buio
    ora che non ci sei più.


    Ti ho amata per la vita,
    ed è stato bellissimo, ancora
    lo rifarei cento e mille volte.


    Quante volte ancora
    proverò un amore così grande
    quante volte ancora e ancora
    taglierò il mio cuore?


    Così è la vita, ci si
    accorge della bellezza
    di ciò che si ha avuto
    solo quando infine
    purtroppo lo si è perduto.

  • Così soli

    Vecchi derelitti camminano
    con lo sguardo basso e
    la schiena ricurva,

    con gli occhi ormai spenti
    sono privi di vita e grigi
    vagano lenti per il mondo.

    E mentre si spostano
    in un’agonia continua
    si consumano del tutto;

    immaginando cose accadute
    tanto tempo fa finiscono
    da soli la loro vita già finita
    e sopravvivono solo per ricordare.