Categoria: Epoca seconda

  • Tra le dita del tempo

    Riconoscere l’eternità
    è l’istante in cui il vento
    non ha più direzione,
    e il mare respira piano
    sotto un cielo che non guarda.

    Un riflesso d’ambra
    scivola tra le dita del tempo,
    come una foglia che cade
    senza peso
    sulla pelle dell’acqua.

    Svegliarsi dopo
    il sonno cosciente

    è un fiore che apre le palpebre
    nel giardino dell’invisibile,
    una voce che torna
    senza suono,
    da una stanza dove il silenzio
    ha il profumo del pane.

    E c’è un’ombra leggera
    che si scioglie sull’alba,
    come se l’anima,
    per un attimo,
    ricordasse
    di essere stata luce.

  • Soavemente si ferma il tempo

    Soavemente si ferma il tempo.

    E all’improvviso di fanciullezza
    vieni travolto a occhi aperti.

    Una vita passata in un lampo.

  • Human

    Thinking,
    of the deep
    of the black
    into the sky.

    Crying,
    uselessly
    being
    human.

  • Vuoto senza fine

    Dove non esiste un sotto e un sopra,
    dove non esistono sinistra e destra,
    esiste solo un vuoto senza fine.

  • Né domani, né mai

    Né domani né mai
    Giungerà il momento!
    China la testa, piangi,
    Sopporta il tormento.

    Forse con il tempo!
    Alla fine della vita,
    senza il sentimento
    ti sembrerà sia finita,

    e gli ideali e i propositi
    gli amici e i nemici
    Tutto inutile è stato
    Perché non hai amato.

  • L’incompiuta perfezione

    Disamorando sì con
    la residua forza
    la trascorsa vita
    ch’or innante attende
    né più sorda melodia

    con particolare sentimento
    rimirare
    l’incompiuta perfezione
    e poi caggere.

  • Nel mondo degli adulti

    Nel mondo degli adulti si mente con disinvoltura,
    senza più dar peso al veleno delle parole.
    Ciò che si dice ha il valore d’una massa informe,
    come sterco abbandonato sulla strada di casa.
    Valeva la pena lottare per diventare grandi?

    Nel mondo degli adulti conta soltanto avanzare,
    procedere, comunque vada, senza fermarsi.
    Ma io mi ribello, io dico no.
    Desidero arrestarmi, nascondermi un momento
    dal clamore della vita, rinchiudermi
    in una stanza d’albergo
    a piangere in silenzio, senza spettatori.

    Nel mondo degli adulti regna il denaro:
    conta ciò che possiedi, ciò che puoi toccare.
    Non valgono i sogni, né le emozioni sincere.
    L’amore? Solo una teoria bislacca,
    quando chi dovrebbe amarti e sostenerti
    insegue soltanto l’edonismo più sfrenato.

    Che cosa conta, allora? Che cosa resta?
    Un gesto d’un adulto può ferire a morte,
    distruggere un’anima in un attimo soltanto,
    e accorgersene troppo tardi,
    quando nulla ha più rimedio.
    Ciò che conta è l’apparenza:
    sembrare forti, duri, invincibili.
    Ma dentro, siamo bambini feriti, logorati.

    Vorrei tornare bambino,
    quando il mondo girava attorno al mio sorriso,
    e ogni cosa era mia, e non conoscevo la solitudine.
    Vorrei ridere spensierato,
    per un nonnulla, accanto al mio primo amico,
    gioire della leggerezza dell’attimo.
    Vorrei qualcuno che mi dicesse:
    “Va tutto bene. Non devi preoccuparti di nulla.”
    Ma quelle parole appartengono ormai al passato.

  • Destarsi

    Siamo ancora
    i nostri padroni?

  • Tu

    Rimembrami
    ché vuoi.

    Pensami
    ché devi.

    Amami
    ché sei.

  • Meriggio

    Stanca la vita
    respira.

    Porto Torres, 2 maggio 2014